Green city network, iniziativa promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha stilato un documento che mira a guidare la trasformazione delle città italiane in città sostenibili. Diversi sono gli obiettivi da raggiugere e i parametri da rispettare, come la qualità ambientale, che abbraccia quella urbanistica e architettonica, le infrastrutture verdi urbane e periurbane, la qualità dell’aria e una mobilità più sostenibile. Un’attenzione è posta anche sull’utilizzo razionale del suolo, attraverso la trasformazione delle città in centri attrattivi per nuove attività, con condizioni abitative migliori capaci di soddisfare la domanda di alloggi e di servizi. Fondamentale è la creazione di un sistema di riciclo dei rifiuti orientato verso un’economia circolare, che consente di risparmiare risorse naturali e eliminare gli sprechi.

L’acqua è al centro delle Green Cities, in quanto risorsa preziosa, infatti una città sostenibile deve essere capace di gestire in modo sicuro un sufficiente approvvigionamento idrico di buona qualità, all’insegna di politiche attive orientate al risparmio, al contrasto degli sprechi e a un modo strategico della gestione delle acque piovane. Una città che si approccia verso un sistema amico dell’ambiente, deve monitorare e rendere pubbliche le proprie emissioni di CO2 per rendere consapevoli cittadini e soggetti economici. E’ fondamentale valorizzare nuovi investimenti e creare nuove occupazioni, partendo da un’economia a basse o nulle emissioni di gas serra. Connessa alla riduzione di gas serra vi è quella di energia, raggiungibile attraverso buone pratiche e l’efficienza degli edifici. Oltre alla produzione di energie pulite, è suggerita un’analisi demografica e socio-economica, in cui vanno individuate e programmate strategie integrate per prevenire e ridurre la vulnerabilità dell’ambiente costruito, per far fronte ai cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti.