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SOCIETÀ
La tropicalizzazione del clima in Italia
 

Estati più lunghe e fenomeni atmosferici estremi

 
 
 

Sono 1567 i nubifragi, i tornado, oltre alle tempeste di vento, alle grandinate e alle ondate di calore che hanno investito il nostro territorio, con ...

 
 

 

giovedì 17 novembre 2022

 

 

Sono 1567 i nubifragi, i tornado, oltre alle tempeste di vento, alle grandinate e alle ondate di calore che hanno investito il nostro territorio, con tutto quello che ne consegue sotto il profilo climatico, economico e sociale. Le rilevazioni, cominciate all’inizio dell’anno, hanno fatto registrare un aumento in percentuale di questi fenomeni del 24% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, con conseguenti esondazioni, frane, smottamenti e maltempo.

L’analisi, condotta dalla Coldiretti e redatta sulla base dei dati dell’European Severe Weather DatabaseESWD dimostra l’incremento costante degli eventi estremi, dal punto di vista climatico, che si sono verificati in Italia nel 2022. Ma non solo questo visto che a questi fenomeni si sono aggiunte temperature molto alte, durante i mesi estivi e autunnali, specie nei valori minimi rilevati durante la notte. Una situazione diversa dal recente passato che, dal punto di vista scientifico, si definisce delle “notti tropicali”, e cha ha caratterizzato quasi 60 città del centro – nord Italia che hanno superato abbondantemente i 20 gradi centigradi di temperatura minima per quasi tre mesi.

I ricercatori hanno dichiarato che il 2022, con una temperatura di +0.98 gradi centigradi rispetto alla media storica, è stato l’anno più caldo di sempre. Tutto questo ha portato a un forte mutamento nel rapporto anche psico – fisico che ognuno di noi ha sempre avuto con le diverse stagioni; quelle che di fatto non esistono più per come noi abbiamo imparato a conoscerle. La durata media dell’estate è aumentata da 78 a 95 giorni, mentre l’inverno è diminuito da 76 a 73 giorni. Anche la lunghezza della primavera e dell’autunno è diminuita, da 124 a 115 giorni e da 87 a 82 giorni.

Gli analisti dell’Accademia Cinese delle Scienze Meteorologiche, a conferma, hanno recentemente dichiarato che, entro il 2100, le estati nell’emisfero settentrionale potrebbero durare sei mesi!

Sempre la Coldiretti parla infatti di una tendenza in Italia, ma non solo, verso una tropicalizzazione del clima, caratterizzato da una più elevata frequenza di manifestazioni climatiche violente, sfasamenti stagionali sempre più evidenti, precipitazioni brevi e intense, unite a un repentino passaggio dal freddo al caldo umido. Una situazione che suscita un certo timore anche dal punto di vista sanitario per la presenza di zanzare e altri organismi potenzialmente dannosi per l’uomo in un periodo dell’anno generalmente non contraddistinto dalla presenza di questi parassiti.

Soverato, Calabria – 11 settembre 2021

I cambiamenti climatici non rappresentano un problema solo ambientale o sanitario, ma anche geo – morfologico. Coldiretti ha evidenziato che queste manifestazioni climatiche sono in grado di danneggiare un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono. Vale la pena di ricordare che uno studio dell’ISPRA ha evidenziato che, solo nell’anno scorso, sono stati consumati oltre 2 metri quadrati di suolo al secondo, il valore più alto negli ultimi 10 anni, con il cemento che ricopre oggi 21.500 km quadrati di suolo nazionale.

Il risultato, secondo Coldiretti, è la presenza di 7252 i comuni, ovvero il 91,3% del totale, a rischio idrogeologico. Le aree verdi perse in Italia dal 2012 e che avrebbero garantito la fornitura complessiva di 4 milioni e 150 mila quintali di prodotti agricoli e l’infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua di pioggia, non sono più disponibili e aggravano la pericolosità idraulica dei nostri territori segnati dal moltiplicarsi di eventi estremi dalla siccità ai violenti temporali.

L’Accademia Cinese delle Scienze Meteorologiche ha dichiarato che entro il 2100, le estati potrebbero durare sei mesi