Il contributo dell’artigianato e delle piccole imprese nella nostra economia e nel raggiungimento degli obiettivi climatici riveste un ruolo importante. Infatti, la Fondazione Symbola insieme a Confartigianato, CNA e Casartigiani ha effettuato uno studio, “Artigiani del futuro”, in cui emerge il valore e la funzione della produttività artigianale per affrontare le sfide che il futuro ci pone. Dalla ricerca si evince che negli ultimi dieci anni vi è stata una crescita del numero di micro e piccole imprese che hanno effettuato investimenti green, circa 472.6301, pari al 61,9% di eco-investimenti in più rispetto a quelli fatti da medie e grandi imprese. Queste piccole aziende producono per diversi settori, manifatturiero, gastronomico, turistico… Tra le tante aziende virtuose del made in Italy, notevole è il contributo, in termini di sostenibilità, di Design Italian Shoes, impresa marchigiana che accompagna la propria produzione artigianale a una forte attenzione all’ambiente. La sua è una produzione su richiesta, che evita stock di prodotto e sovrapproduzioni, soluzione che permette, in questo modo, di abbattere il 30% delle emissioni di CO2, rispetto a una tradizionale azienda di produzione di calzature. Anche l’organizzazione del lavoro ha un’impostazione green, infatti la sede lavorativa si trova in una struttura ad alta efficienza energetica, alimentata da energia rinnovabile e adibita al coworking.

Mentre i lavoratori che non hanno necessità di recarsi in sede, lo fanno in smart working, in questo modo anche gli spostamenti sono ridotti al minimo. Un altro valore dell’azienda è il “Paperless ”, che ha reso tutte le comunicazioni interne e verso l’esterno, con clienti e fornitori, digitalizzate. Altro contributo rilevante alla salvaguardia del Pianeta, arriva dall’azienda Papini, che ha creato il marchio Papini eco-cashmere. Si tratta di capi realizzati con un cachemire sostenibile, ottenuto dalla lavorazione degli scarti di produzione e dalla rigenerazione dei vecchi capi di lana preziosa. Questa scelta ha dei risvolti ambientali importanti, come la riduzione dei rifiuti e delle emissioni di Co2, un limitato consumo di materie prime vergini, la riduzione o il non utilizzo di prodotti chimici come coloranti e agenti di fissaggio, poiché il rigenerato è già stato tinto nel suo ciclo di vita precedente.

Negli ultimi dieci anni vi è stata una crescita del numero di micro e piccole imprese che hanno effettuato investimenti green, circa 472.6301, pari al 61,9% di eco-investimenti in più rispetto a quelli fatti da medie e grandi imprese.