CULTURA
Copenhill, il termovalorizzatore di Copenaghen che è anche un’attrazione turistica
Un’immensa struttura architettonica ospita il termovalorizzatore più ecologico del mondo, sul cui tetto si sviluppa un impianto sportivo dove poter sciare tutto l’anno
Nel 2017 Copenhagen, il linea con l’obiettivo di diventare la prima città al mondo a emissioni zero entro il 2025, ha visto sorgere l’impianto di ...
lunedì 3 agosto 2020
Nel 2017 Copenhagen, il linea con l’obiettivo di diventare la prima città al mondo a emissioni zero entro il 2025, ha visto sorgere l’impianto di termovalorizzazione più ecologico al mondo: Copen Hill. Anche conosciuto come Amager Bakke (collina di Amager) – dal lungomare dove si trova, poco fuori Copenhagen – Copen Hill ha aperto ufficialmente al pubblico nel 2019.
L’inceneritore brucia 70 tonnellate di rifiuti all’ora ed è in grado di convertire 440 tonnellate di rifiuti l’anno in energia pulita, fornendo elettricità per 150.000 abitazioni.
Tutto ciò senza alcuna emissione di co2, stando a quanto assicurano le autorità, infatti, dalla ciminiera esce solo vapore acqueo, visto che i filtri di nuove generazione sono in grado di trattenere tutte le polveri e i fumi nocivi.
Ma ciò che rende ancora più speciale questo impianto, realizzato da Bjarke Ingels Group, è la sua duplice funzione: produrre energia a emissioni zero e essere un impianto sportivo.
Sì, perché Copen HIll è stato concepito come una montagna artificiale, sul suo tetto è stato ricavato un pendio lungo 200 metri, che scende dall’altezza di 90 e su di esso si sviluppano piste da sci, percorsi escursionistici e pareti da arrampicata.
Le piste per sci e snowboard sono tre, a diversi livelli di difficoltà e sono dotate di impianti di risalita, percorso halfpipe olimpico, slalom o freestyle, fruibili tutto l’anno, con e senza neve . La copertura del tetto è stata realizzata con un materiale realizzato ad hoc dalla società italiana Neveplast, completamente riciclabile, rigenerabile e con ben cinque sfumature di verde, che simula perfettamente l’effetto di un prato naturale.
Per gli escursionisti, inoltre, c’è un parco naturale con piante, rocce, 7.000 cespugli, 300 pini e salici. Una nuova oasi verde per uccelli, api, farfalle e fiori e un nuovo ecosistema urbano che, nello stesso tempo, assorbe il calore, riduce la co2 e controlla il deflusso delle acque piovane.
Copen hill è in breve tempo diventata un’icona. Non solo per aver dato visibilità alla centrale di termovalorizzazione più green al mondo – che diversamente non sarebbe diventata così famosa – ma ha anche ridefinito i rapporti tra produzione e ricreazione, tra infrastrutture energetiche e infrastruttura sociale, tra fabbrica e città.
Trait d’union tra architettura, edonismo e sostenibilità, Copen Hill incarna un nuovo modo di intendere lo sviluppo urbanistico, ed è il tangibile esempio di come una città sostenibile sia più vivibile, fruibile e appagante, sotto tutti i punti di vista, per le persone che la abitano.