AMBIENTE E ENERGIA
L’eolico off – shore per riconvertire in chiave green Taranto
Nasce l'alternativa alle centrali climalteranti locali
Ottanta milioni di euro di investimento per un progetto, pianificato su 131.000 metri quadrati di mare aperto, destinato a garantire 60.000 Mwh di energia pulita ...
lunedì 28 febbraio 2022
Ottanta milioni di euro di investimento per un progetto, pianificato su 131.000 metri quadrati di mare aperto, destinato a garantire 60.000 Mwh di energia pulita alla città di Taranto; una produzione energetica pari al fabbisogno annuo di 60.000 persone. Ma che prevede anche 730.000 tonnellate in meno di anidride carbonica rilasciata in atmosfera, nel corso dei 25 anni di vita previsti per l’installazione.
Parliamo di Beleolico, il mega impianto eolico off – shore chiamato a riconvertire l’intera area in chiave green. L’ambizioso progetto che fa capo a Renexia, Società del gruppo Toto, ha visto la posa del primo aerogeneratore (sui 10 previsti) del parco eolico più grande del Mediterraneo, situato per la precisione nel Golfo Ionico a 2 chilometri dalla costa.
La storia dell’impianto è lunga e articolata in 15 anni di vicende autorizzative che hanno ritardato di molto l’avvio dei lavori. Il progetto inizia nel 2008 e vive fasi alterne, caratterizzate da cambi societari terminati con l’attuale gestione di Renexia e da un contenzioso fra il Comune di Taranto e i proponenti di Beleolico. Oggi tutte le controversie sono state superate e la conclusione dei lavori, con l’avvio della produzione energetica, è prevista a breve.
Per Renexia, si tratta di un esempio concreto di transizione energetica in grado di dare linfa vitale al sistema socio – economico di Taranto. Questo nella convinzione che gli areogeneratori posizionati in mare aperto, possono sfruttare la maggiore forza del vento, rispetto a quelli sulla terra ferma, e quindi assicurare una produzione energetica più elevata. L’eolico off – shore inoltre, non consuma suolo e non impatta visivamente sull’ambiente circostante. In tal senso Beleolico si pone come una vera alternativa alle centrali climalteranti, per la produzione di energia pulita e per contribuire alla riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2 nel rispetto delle direttive europee.
La creazione, già prevista, di una filiera industriale intorno al parco eolico, finalizzata a valorizzare le risorse imprenditoriali e professionali e a far nascere una filiera italiana per la realizzazione e gestione di parchi eolici off – shore, con Taranto come hub e punto di riferimento di questo settore e centro di partenza dell’energia del futuro, pulita e sostenibile, grazie al vento e al mare.