“Sognare il sogno impossibile” è il motto di Don Chisciotte che ha ispirato a realizzare l’altrettanto coraggioso sogno di Rosario Esposito La Rossa, scrittore, editore, speaker radiofonico e fondatore della “Scugnizzeria”. Rosario, a seguito dell’omicidio di suo cugino, vittima innocente di un agguato di camorra, scrive un libro pubblicato da una casa editrice di Posillipo, la Marotta & Cafiero, i cui proprietari decidono di aiutarlo nella realizzazione del suo sogno, donandogli il proprio marchio. Così nel 2010, a Scampia, zona nord di Napoli in cui fino a quel momento era difficile trovare libri da acquistare, grazie a Rosario sorge una casa editrice sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale. “Tutti i nostri libri sono stampati con carta riciclata e inchiostri non inquinanti, abbiamo scelto la via della sostenibilità per contrastare l’emergenza rifiuti che all’epoca affliggeva il territorio campano. I nostri fornitori sono tutti della zona, sono fornitori a km 0” racconta Rosario. Nel 2017, il sogno del giovane napoletano continua a prendere forma e nasce “La scugnizzeria”, crogiuolo culturale sorto in una zona difficile, come ci racconta Rosario “…qua i ragazzi hanno l’opportunità di leggere, fare teatro, radio e cinema.” Qua si lasciano i ‘libri sospesi’, chiunque può donare o prendere in prestito dei libri. Una bella realtà che non ha lasciato indifferente neanche un grande della letteratura e del cinema come Stephen King, che ha deciso di far pubblicare alla Marotta & Cafiero il suo libro “Guns”. Rosario Esposito La Rossa nominato da Mattarella, nel 2016, “Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana”, è stato invitato dall’allora Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a partecipare al prossimo G20 per raccontare all’Europa come il recupero delle periferie sia possibile. “L’opportunità di partecipare al G20 rappresenta motivo di orgoglio. Dimostreremo all’Europa che le cose si possono fare bene anche in contesti socialmente difficili e nel rispetto dell’ambiente”, commenta Rosario che conclude la nostra chiacchierata raccontandoci cosa sogna per il futuro “Spero che “La Scugnizzeria” possa diventare anche un centro in grado di guidare concretamente i giovani nel mondo del lavoro, perché la criminalità si insinua dove il lavoro non c’è. Auspico che le Istituzioni possano darci una mano in tal senso”.

Dimostreremo all’Europa che le cose si possono fare bene anche in contesti socialmente difficili e nel rispetto dell’ambiente